FARE CORPO. Metodologia d’aggregazione locale, in Emilia-Romagna.
Resumo :
Certi progressi italiani nel campo dell’Economia Solidale (ES) non sono abbastanza conosciuti in Francia, mentre potrebbero essere utile fonte d’ispirazione per ciò che si sta facendo da questa parte delle Alpi.
É, appunto, il caso del processo d’aggregazione con cui certi gruppi e associazioni di vari settori dell’ES Emiliano-Romagnola hanno scongiurato il pericolo che una legge calata dall’alto ed elaborata senza concertazione venisse ad imporre norme inadatte allo sviluppo
delle realtà ES già attive sul territorio.
Lungi dall’essere specifico, il problema esiste ovunque una molteplicità di gruppi, strutture, associazioni che condividono la stessa utopia, operino in settori d’attività diversi (agricoltura biologica, distribuzione senza intermediari, consumo locale, bio-edilizia, riciclaggio, energia elettrica, finanza etica…), accontentandosi d’esser legate verticalmente, alle loro centrali nazionali, ma preoccupandosi solo sporadicamente di tessere rapporti con quanti, sullo stesso territorio, operano e investono in settori diversi.
Come favorirne l’aggregazione?
Come unificare, senza uniformare, senza sminuire l’autonomia strutturale e decisionale?
Come trasformare questa molteplicità in un insieme capace di parlare con una sola voce alle istituzioni politiche?