La cooperazione di consumo in Italia Centocinquant’anni della Coop consumatori: dal primo spaccio a leader della moderna distribuzione
Vera Zamagni, Patrizia Battilani, Antonio Casali, Il Mulino, Bologna, 2004
Quando nel 1854 l’Associazione generale degli operai di Torino costituì la prima cooperativa di consumo certo non immaginava di dare inizio ad un movimento che avrebbe conquistato il primato nel settore della moderna distribuzione italiana. Questo successo è stato il risultato di diversi fattori: una forte identità cooperativa, un radicamento diffuso su molti territori, un atteggiamento positivo verso l’innovazione e la determinazione a competere con le grandi imprese private. Il volume ripercorre la storia di questa lunga trasformazione. Dalla creazione dei primi spacci cooperativi si passò già a fine ottocento a grandi compagini come l’Unione cooperativa di Milano. Il periodo fascista incise negativamente, ma non cancellò del tutto la cooperazione di consumo, che fu pronta a rifiorire con una miriade di piccoli punti vendita quasi in ogni comune a partire dal 1945. Il passo decisivo fu compiuto negli anni cinquanta e sessanta del novecento con la modernizzazione e razionalizzazione del sistema, che pose le basi per la conquista del primato nazionale negli ultimi due decenni. Per capire le ragioni di tale longevità e di tale successo, il volume concentra l’attenzione sugli ideali e i valori che la cooperazione di consumo ha incarnato nel tempo e sulle capacità manageriali dispiegate dai suoi dirigenti per reggere la competizione sul mercato, senza abdicare alla missione specifica di difesa del potere d’acquisto dei consumatori e della qualità dei prodotti venduti, che distingue la cooperazione di consumo.